venerdì 29 maggio 2015

Da dove arriva l'energia che utilizziamo? 
Centrale Torino Nord di Iren Spa

Ogni tanto vado a Torino che é la mia seconda città. Prendo la tangenziale e imboccando Corso Regina Margherita, sulla sinistra vedo la centrale termoelettrica della società Iren Energia Spa. 
Spesso ho incontrato aziende savonesi che hanno scelto tale fornitore. Ognuno d'altra parte è libero di scegliere chi preferisce. 
Penso però che nel 2015, dopo le pessime esperienze di impatto ambientale delle centrali termoelettriche di Vado Ligure e Brindisi, solo per citarne alcune, é ragionevole scegliere ancora l'energia prodotta da impianti che inquinano e che poco o tanto, danneggiano la salute di uomini, donne e bambini? 
Di seguito voglio che leggiate per piacere, l'analisi pubblicata dall'ARPAL circa il livello di inquinamento della centrale termoelettrica della quale vedete la foto:

"Concluso studio sulla qualità dell'aria Centrale IREN Torino Nord

27 giugno 2013
Concluso studio sulla qualità dell'aria Centrale IREN Torino Nord
Si è concluso il progetto di studio delle sorgenti di inquinamento atmosferico nel territorio circostante la centrale Torino Nord di IREN.
Iniziato nel 2011, su incarico del Tavolo tecnico di studio degli impatti e pressioni ambientali sul quartiere di Savonera, il progetto prevedeva campagne di monitoraggio dell’aria con il laboratorio mobile, analisi di laboratorio di quanto rilevato ed elaborazioni di modellistica meteodispersiva.
Il confronto delle concentrazioni di PM10, di PM2.5 e di biossido di azotomisurate nel punto di massima ricaduta, prima e dopo l’entrata in esercizio della centrale, ha evidenziato l’assenza di variazioni significative della qualità dell’aria associate alla sua entrata in funzione.
Le stime delle simulazioni modellistiche confermano che, fra le sorgenti emissive prese in considerazione (traffico autostradale, extraurbano e urbano, riscaldamento civile, impianti industriali più rilevanti nella zona), il contributo associato all’impianto Torino Nord di IREN è di modesta entità" (fonte: http://www.arpa.piemonte.it/news/concluso-studio-sulla-qualita-dellaria-centrale-iren-torino-nord)
Cosa significa? Se l'impatto ambientale della centrale Iren é "di modesta entità", chi si dovesse ammalare, lo farà solo lievemente? Solo un piccolo tumorino? 
Spero di aiutarvi a riflettere: non sosteniamo la produzione di energia elettrica da fonti fossili. Scegliamo le fonti rinnovabili non inquinanti!
Grazie 
Marco Faia 
m.faia@enegan.it

giovedì 28 maggio 2015

La coerenza 

Nel 2008 mi diagnosticarono un linfoma di Hodgkin. La situazione era critica e cercai subito un ospedale all'avanguardia. Contattai subito alcune strutture, tra le quali l'Istituto Europeo di Oncologia. Alla fine misi la mia vita nelle mani di un altro prestigioso ospedale milanese, l'Istituto Nazionale Tumori di Via Giacomo Venezian 1.
La terapia fu quella standard: chemioterapia e radioterapia. Ma non avevo tempo per cercare soluzioni senza controindicazioni. 
Oggi sono grato ai medici che mi hanno salvato la vita. Sono però anche molto consapevole del business che c'è dietro ai malati. 
Mi domando soprattutto, quanto possa essere eticamente accettabile che Chi dovrebbe difendere la salute, accetti denaro da aziende che fanno tutto, tranne che promuovere la salute collettiva. Come può Veronesi, o quantomeno la fondazione che porta il suo nome, accettare denaro dall'Eni? É vero che imputare a questa o quella azienda la responsabilità della malattia di qualcuno, nella stragrande maggioranza dei casi è impossibile. Però anche solo per coerenza e buongusto, la fondazione non dovrebbe accettare sponsorizzazioni da Aziende che promuovano l'energia da fonti rinnovabili

Grazie 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it

mercoledì 20 maggio 2015

Time to relax 

A volte quando mi sento un po' giù, passo accanto alla centrale elettrica a carbone di Vado Ligure. Mi fermo a pensare che sia stata chiusa, mi dispiace per chi abbia perso il lavoro, ma soprattutto penso a tutti coloro che, forse per colpa della centrale che non avrebbe rispettato le norme anti inquinamento, hanno avuto il cancro come me o peggio, sono morti. Si parla addirittura di circa duemila persone che hanno perso la vita. 
Poi mi sale la determinazione di visitare un nuovo potenziale Cliente. Io promuovo i servizi di Enegan, che fornisce solo energia elettrica da fonti rinnovabili. Ma anche se un'azienda dovesse preferire un altro fornitore, l'importante è scegliere energia pulita. Eolica o solare. L'importante è smetterla col cancro. 
Grazie 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it 



martedì 12 maggio 2015

L'unione fa la forza 


Fino al 15 luglio: ogni amico che sceglie Enegan, 20 euro di sconto per ciascuno. Quanti amici hai? 

Contattatemi per saperne di più: m.faia@enegan.it

Grazie 


Marco Faia 



Energia Verde:
Esiste 
Adesso 

Scegli energia pulita
Contattami subito per saperne di più:
m.faia@enegan.it

Grazie 

Marco Faia 

sabato 9 maggio 2015

Un'altra Impresa sensibile 😊

una veduta esterna del Bar Orchidea 

Sono lieto di informarvi che un'altra imprenditrice della mia città ha aderito ad Enegan, con l'obiettivo di utilizzare solo energia elettrica pulita. 
Marta Rosa é la capace titolare di questo locale, il Bar Orchidea, che si trova in 
Via Romagnoli 11 a Savona. Marta si occupa di gestire locali, ristoranti e hotel da sempre. Il suo bar è un luogo dove rilassarsi per gustare un buon caffè, bere un buon aperitivo o pranzare con cibo genuino. 
Sosteniamo il Bar Orchidea che sarà tra i primi locali savonesi ad utilizzare solo energia elettrica pulita da fonti rinnovabili. 
A breve troverete promozioni del Bar Orchidea anche sul portale:
www.noigan.it 
Premiate le aziende che pensano anche alla vostra salute! 

Grazie per l'attenzione.

Marco Faia
m.faia@enegan.it





venerdì 8 maggio 2015

giovedì 7 maggio 2015

Bugie e verità 

Quante volte avete avuto la sensazione che il vostro interlocutore vi stesse mentendo? Purtroppo, mi capita spesso, anche con potenziali Clienti. 
Quando poi, voglio essere sicuro che mi stanno dicendo cose diverse dalla realtà, magari circa il loro attuale fornitore o in merito alle loro intenzioni di acquisto, è sufficiente chiedere la stessa cosa con un paio di domande diverse, per farli cadere in contraddizione e avere la prova del loro tentativo di prendermi in giro. Mi dispiace soprattutto, quando a mentire sono le donne o persone di età avanzata che potrebbero essere i miei genitori. 
É ovvio che non si possa generalizzare: i Venditori non sono tutti puri ed innocenti come agnelli, come i Clienti non saranno tutti lupi. Però, è un fatto che, rispetto a vent'anni fa quando ho iniziato a lavorare come Commerciale, la percentuale di Clienti incattiviti dalla situazione economica difficile o con valori morali tristemente collassati a motivo della società moderna, é sicuramente aumentata in modo esponenziale. 
Che fare di conseguenza? 
La prima tentazione di fronte a un interlocutore bugiardo, potrebbe essere quella di interrompere la trattativa e lasciarlo nel suo brodo. Ma ogni Venditore deve vendere i propri prodotti o servizi. Abbiamo degli obiettivi economici da raggiungere per il nostro bene, per le nostre famiglie e per le aziende che rappresentiamo. 
Quindi, di fronte a una situazione del genere, in modo elegante ma comprensibile, io faccio notare al Cliente che non sono stupido e che ho capito abbastanza bene qual'è la realtà dei fatti. Forse l'interlocutore potrebbe anche iniziare a rispettarmi. Oppure, nella peggiore delle ipotesi mi sarò tolto la piccola soddisfazione di mostrare che le bugie "hanno le gambe corte" e che noi Commerciali siamo ancora abbastanza acuti ed intelligenti. 

A presto.

Marco Faia
m.faia@enegan.it

A volte il Venditore deve trattare con Clienti paragonabili a lupi, per la loro pericolosità






martedì 5 maggio 2015


Il bravo Venditore evita di farsi portare a spasso dai potenziali Clienti

O sì
O no 

Se c'è un errore che mi da fastidio, é vedere il Venditore inesperto che si lascia "portare a spasso" dal potenziale Cliente. Cosa intendo dire? Partiamo dal presupposto che, nella vendita B2B almeno, il potenziale Cliente non vuole accettare qualsiasi nostra proposta. Spesso ha paura di scegliere, di assumersi la responsabilità di cambiare fornitore. Forse teme che, in caso di un servizio di scarsa qualità, i soci o colleghi gli attribuiranno l'incauto acquisto. Cosa fa di conseguenza? Se non siamo stati bravi a coinvolgerlo con le giuste DOMANDE, cercherà di liquidarci velocemente: "ok, le farò sapere", "ci sentiamo più avanti" sono tra le espressioni più comuni. 
Prendere una posizione sembra difficilissimo. A volte l'interlocutore ha anche paura di rifiutare in modo chiaro una nostra proposta commerciale. In alcuni casi si tratta di un retaggio culturale. Molto spesso invece, é solo paura di commettere un errore. 
Durante le fasi finali di una trattativa ci giochiamo tutto. Quella che i Commerciali chiamano la "chiusura", è il momento decisivo dove raccogliere i frutti del nostro lavoro. Sta alle vendite, come i calci di rigore al calcio. 
Se non abbiamo fatto una buona trattativa, coinvolgendo il Cliente nella scelta del nostro prodotto/servizio, il Cliente cercherà di delegare o condividere con altri la responsabilità di un sì o no: "devo parlarne con i soci", "devo chiedere a mia moglie", "devo sentire il mio commercialista".
Devi interpellare i tuoi soci? Va bene, obiezione plausibile. Ad ogni modo, dimmi TU  che ne pensi della proposta? Mi interessa il tuo parere. Ti piace? Ottimo. 
Non ti piace assolutamente? Peccato. 
Ma non tenermi sulle spine. 
Il Venditore inesperto arrivati a questo punto, accetterà sottomesso di dover richiamare per conoscere l'esito.
Quello capace chiederà un appuntamento di chiusura, allo scopo di firmare l'accordo commerciale. 
Cari Colleghi non facciamoci portare a spasso! Siamo ospiti a casa del Cliente e perciò, massimo rispetto. Ma abbiamo il diritto di ricevere un riscontro.

A presto. 


Marco Faia 




sabato 2 maggio 2015

La qualità paga 

Mi è facile scrivere di qualità dopo alcuni bicchieri di ottimo dolcetto di Dogliani. Sono a cena con mia moglie, amici italiani e dalla California.

É bello vedere l'entusiasmo, l'amore degli americani per il nostro made in Italy, specialmente per l'abbigliamento ed il cibo.
Siamo in una locanda in cima ad una collina circondata da splendidi vigneti.
Il cameriere é gentile e professionale. Parla però francese e tedesco, ma non inglese. Faccio da interprete per gli amici americani.

Perché allora, i nostri Clienti sono "fissati" sul prezzo?
Magari, voi come me vendete servizi e può essere meno facile trasferire al Cliente il valore del vostro. È più facile dimostrare il gusto di un vino: basta farlo assaggiare.
Ma guadagnare la fiducia di un interlocutore, mentre promettiamo che il nostro servizio porterà vantaggi significativi al suo lavoro, dipende solo da quanto siamo in grado di trasmettere SICUREZZA e forse, da un paio di referenze utili.
Come trasmettere sicurezza e fiducia?

  • Parlare con calma.
  • Non avere fretta. 
  • Mai contraddirsi. Soprattutto nella fase nella quale parliamo di soldi e prezzi.


A presto.


Marco Faia
m.faia@enegan.it


Ps. Visitate la mia pagina Facebook: Faia Marco