giovedì 28 maggio 2015

La coerenza 

Nel 2008 mi diagnosticarono un linfoma di Hodgkin. La situazione era critica e cercai subito un ospedale all'avanguardia. Contattai subito alcune strutture, tra le quali l'Istituto Europeo di Oncologia. Alla fine misi la mia vita nelle mani di un altro prestigioso ospedale milanese, l'Istituto Nazionale Tumori di Via Giacomo Venezian 1.
La terapia fu quella standard: chemioterapia e radioterapia. Ma non avevo tempo per cercare soluzioni senza controindicazioni. 
Oggi sono grato ai medici che mi hanno salvato la vita. Sono però anche molto consapevole del business che c'è dietro ai malati. 
Mi domando soprattutto, quanto possa essere eticamente accettabile che Chi dovrebbe difendere la salute, accetti denaro da aziende che fanno tutto, tranne che promuovere la salute collettiva. Come può Veronesi, o quantomeno la fondazione che porta il suo nome, accettare denaro dall'Eni? É vero che imputare a questa o quella azienda la responsabilità della malattia di qualcuno, nella stragrande maggioranza dei casi è impossibile. Però anche solo per coerenza e buongusto, la fondazione non dovrebbe accettare sponsorizzazioni da Aziende che promuovano l'energia da fonti rinnovabili

Grazie 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it

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