lunedì 5 ottobre 2015

iOs9 


Apple ha creato una funzione denominata “Assistenza Wi-Fi” (Wi-Fi Assist) che permette di passare automaticamente su rete cellulare quando il segnale del Wi-Fi (e la relativa connessione) è troppo debole. Si tratta di un’opzione molto comoda, che però potrebbe riservare brutte sorprese: "Assistenza Wi-Fi” è attivata di default in iOS 9, in quanto si tratta di un’opzione davvero interessante: se il segnale Wi-Fi è troppo debole, allora iOS passa automaticamente su rete cellulare, in modo da non rallentare o bloccare l’esperienza di navigazione dell’utente.

La “stabilità” può però avere un costo: alcuni utenti lamentano un sensibile aumento del traffico dati consumato, proprio a causa di questa funzione. Il motivo è semplice: una volta iniziata la navigazione in Wi-Fi, difficilmente facciamo caso alla rete e continuiamo a navigare tranquillamente, a meno che non ci siano problemi di rallentamento.

Fino ad iOS 8, quando la rete Wi-Fi era lenta, l’utente procedeva eventualmente con al disattivazione per proseguire sotto rete cellulare, consapevole di essere in 3G/4G.

Con iOS 9, invece, questo cambio avviene in maniera automatica, con l’utente che, convinto di essere in Wi-Fi, magari continua a guardare video o a scaricare foto dal web, senza accorgersi che si trova sotto rete cellulare.

Per chi non vuole correre rischi, è sufficiente disattivare questa funzione che si trova in fondo a Impostazioni>Cellulare (scorrete in basso fino alla fine…). Disattivando la relativa voce “Assistenza Wi-Fi”, tutto torna come prima. Oppure fatevi un pacchetto dati illimitato. 



venerdì 4 settembre 2015

Finalmente la #fibra!!! 
La fibra ottica é senza dubbio il miglior materiale per la trasmissione dati

Ho iniziato ad occuparmi di telecomunicazioni nel 1997: finalmente anche nella mia zona è arrivata la fibra ottica, "l'Eldorado" della trasmissione dati 😊.
Sarò felice di consigliare la soluzione migliore per le esigenze della vostra Attività. 
Troverete qualche informazione in più sulla mia pagina Facebook :

Grazie per l'attenzione. 

Marco Faia 

venerdì 7 agosto 2015

"Armiamoci e..... partite"

Era da un po' di tempo che volevo togliermi un sassolino dalla scarpa ed al costo di farmi dei nemici, visto che ormai sono nelle vendite da quasi 20 anni, desidero esprimere un parere controcorrente: sono stufo di leggere in Rete consigli sulla vendita da parte di "life" coach (moderni Gesù Cristo???),  mental coach, guru o pseudo tali, delle vendite. 
Prima di pensare che il sottoscritto non comprenda che il Commerciale abbia bisogno di formazione sulle tecniche di comunicazione e gestione del tempo, ecc., fermatevi a pensare solo un momento : è possibile avere successo in un lavoro di vendita senza una costante esperienza sul campo, a tu per tu con il mercato? Assolutamente no. 
Se io di professione mi occupassi 300 giorni all'anno di formazione alle vendite, probabilmente potrei diventare un grande oratore, ma difficilmente manterrei lo smalto che si impara quotidianamente sul campo. 
Quindi, carissimo "coach" insegna a te stesso un po' di umiltà ed impara a rispettare il lavoro dei Venditori. Evita di usare troppo il pronome personale maschile singolare "io" e non banalizzare mai le fatiche del Commerciale. 
Un saluto a tutti i Venditori. 

Marco Faia 
mfaia@kiriasrl.it 

lunedì 3 agosto 2015

#lavoro 


Buongiorno, mi sto occupando di sviluppare una rete di consulenti B2B su Liguria e Piemonte. Sono in grado di offrire un #lavoro e mansioni differenti per chi fosse alla prima esperienza, come alle persone con maggiore esperienza. Il metodo di lavoro é semplice, ma molto efficace. 

Sono a disposizione per ogni ulteriore delucidazione. 
Condividete con gli amici questo messaggio, grazie mille.

Cordiali saluti. 

Marco Faia

venerdì 17 luglio 2015

Il nemico numero uno 

Qual'è il peggior ostacolo per un Commerciale? L'apatia. 
"Non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire", dice il proverbio. Verissimo! 
É davvero svilente quando stiamo parlando di qualcosa, soprattutto se si tratta del nostro lavoro e l'interlocutore si dimostra completamente disinteressato.
Come vincere l'apatia? Evidentemente non è possibile cambiare le persone. É vero che ci sono Clienti migliori di altri. Ma se vogliamo migliorare le nostre vendite, innanzitutto dobbiamo cambiare noi stessi. Quindi?
Quindi, dobbiamo parlare di qualcosa che stia a cuore del nostro interlocutore: parliamo di Lui. Facciamoci raccontare, mostrando sincero interesse, in cosa consiste il SUO lavoro. Chiediamo se sia più o meno soddisfatto dell'andamento dei suoi affari. A tutti fa piacere raccontare del proprio lavoro o più in generale, di se stessi.
Questo è il primo passo fondamentale per entrare in sintonia col nostro potenziale Cliente.

A presto

Marco Faia 



lunedì 6 luglio 2015

Co-marketing 



Buonasera a tutti. 
Cerco Segnalatori introdotti nella PMI. 
Cerco Aziende di servizi per attività di co-marketing. 

Mille grazie.

Marco Faia 
faiamarco.blogspot.it

domenica 14 giugno 2015

Segnalami una ditta, grazie. 


Buongiorno, cerco persone volenterose, magari introdotte in aziende, ditte, negozi, associazioni che mi possano SEGNALARE potenziali Clienti (no privati). Offro ottime provvigioni. Preciso che non cerco venditori, ma solo segnalatori, perché le trattative commerciali saranno gestite dal sottoscritto e dai miei Colleghi.
Scrivetemi per maggiori informazioni: m.faia@enegan.it


venerdì 29 maggio 2015

Da dove arriva l'energia che utilizziamo? 
Centrale Torino Nord di Iren Spa

Ogni tanto vado a Torino che é la mia seconda città. Prendo la tangenziale e imboccando Corso Regina Margherita, sulla sinistra vedo la centrale termoelettrica della società Iren Energia Spa. 
Spesso ho incontrato aziende savonesi che hanno scelto tale fornitore. Ognuno d'altra parte è libero di scegliere chi preferisce. 
Penso però che nel 2015, dopo le pessime esperienze di impatto ambientale delle centrali termoelettriche di Vado Ligure e Brindisi, solo per citarne alcune, é ragionevole scegliere ancora l'energia prodotta da impianti che inquinano e che poco o tanto, danneggiano la salute di uomini, donne e bambini? 
Di seguito voglio che leggiate per piacere, l'analisi pubblicata dall'ARPAL circa il livello di inquinamento della centrale termoelettrica della quale vedete la foto:

"Concluso studio sulla qualità dell'aria Centrale IREN Torino Nord

27 giugno 2013
Concluso studio sulla qualità dell'aria Centrale IREN Torino Nord
Si è concluso il progetto di studio delle sorgenti di inquinamento atmosferico nel territorio circostante la centrale Torino Nord di IREN.
Iniziato nel 2011, su incarico del Tavolo tecnico di studio degli impatti e pressioni ambientali sul quartiere di Savonera, il progetto prevedeva campagne di monitoraggio dell’aria con il laboratorio mobile, analisi di laboratorio di quanto rilevato ed elaborazioni di modellistica meteodispersiva.
Il confronto delle concentrazioni di PM10, di PM2.5 e di biossido di azotomisurate nel punto di massima ricaduta, prima e dopo l’entrata in esercizio della centrale, ha evidenziato l’assenza di variazioni significative della qualità dell’aria associate alla sua entrata in funzione.
Le stime delle simulazioni modellistiche confermano che, fra le sorgenti emissive prese in considerazione (traffico autostradale, extraurbano e urbano, riscaldamento civile, impianti industriali più rilevanti nella zona), il contributo associato all’impianto Torino Nord di IREN è di modesta entità" (fonte: http://www.arpa.piemonte.it/news/concluso-studio-sulla-qualita-dellaria-centrale-iren-torino-nord)
Cosa significa? Se l'impatto ambientale della centrale Iren é "di modesta entità", chi si dovesse ammalare, lo farà solo lievemente? Solo un piccolo tumorino? 
Spero di aiutarvi a riflettere: non sosteniamo la produzione di energia elettrica da fonti fossili. Scegliamo le fonti rinnovabili non inquinanti!
Grazie 
Marco Faia 
m.faia@enegan.it

giovedì 28 maggio 2015

La coerenza 

Nel 2008 mi diagnosticarono un linfoma di Hodgkin. La situazione era critica e cercai subito un ospedale all'avanguardia. Contattai subito alcune strutture, tra le quali l'Istituto Europeo di Oncologia. Alla fine misi la mia vita nelle mani di un altro prestigioso ospedale milanese, l'Istituto Nazionale Tumori di Via Giacomo Venezian 1.
La terapia fu quella standard: chemioterapia e radioterapia. Ma non avevo tempo per cercare soluzioni senza controindicazioni. 
Oggi sono grato ai medici che mi hanno salvato la vita. Sono però anche molto consapevole del business che c'è dietro ai malati. 
Mi domando soprattutto, quanto possa essere eticamente accettabile che Chi dovrebbe difendere la salute, accetti denaro da aziende che fanno tutto, tranne che promuovere la salute collettiva. Come può Veronesi, o quantomeno la fondazione che porta il suo nome, accettare denaro dall'Eni? É vero che imputare a questa o quella azienda la responsabilità della malattia di qualcuno, nella stragrande maggioranza dei casi è impossibile. Però anche solo per coerenza e buongusto, la fondazione non dovrebbe accettare sponsorizzazioni da Aziende che promuovano l'energia da fonti rinnovabili

Grazie 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it

mercoledì 20 maggio 2015

Time to relax 

A volte quando mi sento un po' giù, passo accanto alla centrale elettrica a carbone di Vado Ligure. Mi fermo a pensare che sia stata chiusa, mi dispiace per chi abbia perso il lavoro, ma soprattutto penso a tutti coloro che, forse per colpa della centrale che non avrebbe rispettato le norme anti inquinamento, hanno avuto il cancro come me o peggio, sono morti. Si parla addirittura di circa duemila persone che hanno perso la vita. 
Poi mi sale la determinazione di visitare un nuovo potenziale Cliente. Io promuovo i servizi di Enegan, che fornisce solo energia elettrica da fonti rinnovabili. Ma anche se un'azienda dovesse preferire un altro fornitore, l'importante è scegliere energia pulita. Eolica o solare. L'importante è smetterla col cancro. 
Grazie 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it 



martedì 12 maggio 2015

L'unione fa la forza 


Fino al 15 luglio: ogni amico che sceglie Enegan, 20 euro di sconto per ciascuno. Quanti amici hai? 

Contattatemi per saperne di più: m.faia@enegan.it

Grazie 


Marco Faia 



Energia Verde:
Esiste 
Adesso 

Scegli energia pulita
Contattami subito per saperne di più:
m.faia@enegan.it

Grazie 

Marco Faia 

sabato 9 maggio 2015

Un'altra Impresa sensibile 😊

una veduta esterna del Bar Orchidea 

Sono lieto di informarvi che un'altra imprenditrice della mia città ha aderito ad Enegan, con l'obiettivo di utilizzare solo energia elettrica pulita. 
Marta Rosa é la capace titolare di questo locale, il Bar Orchidea, che si trova in 
Via Romagnoli 11 a Savona. Marta si occupa di gestire locali, ristoranti e hotel da sempre. Il suo bar è un luogo dove rilassarsi per gustare un buon caffè, bere un buon aperitivo o pranzare con cibo genuino. 
Sosteniamo il Bar Orchidea che sarà tra i primi locali savonesi ad utilizzare solo energia elettrica pulita da fonti rinnovabili. 
A breve troverete promozioni del Bar Orchidea anche sul portale:
www.noigan.it 
Premiate le aziende che pensano anche alla vostra salute! 

Grazie per l'attenzione.

Marco Faia
m.faia@enegan.it





venerdì 8 maggio 2015

giovedì 7 maggio 2015

Bugie e verità 

Quante volte avete avuto la sensazione che il vostro interlocutore vi stesse mentendo? Purtroppo, mi capita spesso, anche con potenziali Clienti. 
Quando poi, voglio essere sicuro che mi stanno dicendo cose diverse dalla realtà, magari circa il loro attuale fornitore o in merito alle loro intenzioni di acquisto, è sufficiente chiedere la stessa cosa con un paio di domande diverse, per farli cadere in contraddizione e avere la prova del loro tentativo di prendermi in giro. Mi dispiace soprattutto, quando a mentire sono le donne o persone di età avanzata che potrebbero essere i miei genitori. 
É ovvio che non si possa generalizzare: i Venditori non sono tutti puri ed innocenti come agnelli, come i Clienti non saranno tutti lupi. Però, è un fatto che, rispetto a vent'anni fa quando ho iniziato a lavorare come Commerciale, la percentuale di Clienti incattiviti dalla situazione economica difficile o con valori morali tristemente collassati a motivo della società moderna, é sicuramente aumentata in modo esponenziale. 
Che fare di conseguenza? 
La prima tentazione di fronte a un interlocutore bugiardo, potrebbe essere quella di interrompere la trattativa e lasciarlo nel suo brodo. Ma ogni Venditore deve vendere i propri prodotti o servizi. Abbiamo degli obiettivi economici da raggiungere per il nostro bene, per le nostre famiglie e per le aziende che rappresentiamo. 
Quindi, di fronte a una situazione del genere, in modo elegante ma comprensibile, io faccio notare al Cliente che non sono stupido e che ho capito abbastanza bene qual'è la realtà dei fatti. Forse l'interlocutore potrebbe anche iniziare a rispettarmi. Oppure, nella peggiore delle ipotesi mi sarò tolto la piccola soddisfazione di mostrare che le bugie "hanno le gambe corte" e che noi Commerciali siamo ancora abbastanza acuti ed intelligenti. 

A presto.

Marco Faia
m.faia@enegan.it

A volte il Venditore deve trattare con Clienti paragonabili a lupi, per la loro pericolosità






martedì 5 maggio 2015


Il bravo Venditore evita di farsi portare a spasso dai potenziali Clienti

O sì
O no 

Se c'è un errore che mi da fastidio, é vedere il Venditore inesperto che si lascia "portare a spasso" dal potenziale Cliente. Cosa intendo dire? Partiamo dal presupposto che, nella vendita B2B almeno, il potenziale Cliente non vuole accettare qualsiasi nostra proposta. Spesso ha paura di scegliere, di assumersi la responsabilità di cambiare fornitore. Forse teme che, in caso di un servizio di scarsa qualità, i soci o colleghi gli attribuiranno l'incauto acquisto. Cosa fa di conseguenza? Se non siamo stati bravi a coinvolgerlo con le giuste DOMANDE, cercherà di liquidarci velocemente: "ok, le farò sapere", "ci sentiamo più avanti" sono tra le espressioni più comuni. 
Prendere una posizione sembra difficilissimo. A volte l'interlocutore ha anche paura di rifiutare in modo chiaro una nostra proposta commerciale. In alcuni casi si tratta di un retaggio culturale. Molto spesso invece, é solo paura di commettere un errore. 
Durante le fasi finali di una trattativa ci giochiamo tutto. Quella che i Commerciali chiamano la "chiusura", è il momento decisivo dove raccogliere i frutti del nostro lavoro. Sta alle vendite, come i calci di rigore al calcio. 
Se non abbiamo fatto una buona trattativa, coinvolgendo il Cliente nella scelta del nostro prodotto/servizio, il Cliente cercherà di delegare o condividere con altri la responsabilità di un sì o no: "devo parlarne con i soci", "devo chiedere a mia moglie", "devo sentire il mio commercialista".
Devi interpellare i tuoi soci? Va bene, obiezione plausibile. Ad ogni modo, dimmi TU  che ne pensi della proposta? Mi interessa il tuo parere. Ti piace? Ottimo. 
Non ti piace assolutamente? Peccato. 
Ma non tenermi sulle spine. 
Il Venditore inesperto arrivati a questo punto, accetterà sottomesso di dover richiamare per conoscere l'esito.
Quello capace chiederà un appuntamento di chiusura, allo scopo di firmare l'accordo commerciale. 
Cari Colleghi non facciamoci portare a spasso! Siamo ospiti a casa del Cliente e perciò, massimo rispetto. Ma abbiamo il diritto di ricevere un riscontro.

A presto. 


Marco Faia 




sabato 2 maggio 2015

La qualità paga 

Mi è facile scrivere di qualità dopo alcuni bicchieri di ottimo dolcetto di Dogliani. Sono a cena con mia moglie, amici italiani e dalla California.

É bello vedere l'entusiasmo, l'amore degli americani per il nostro made in Italy, specialmente per l'abbigliamento ed il cibo.
Siamo in una locanda in cima ad una collina circondata da splendidi vigneti.
Il cameriere é gentile e professionale. Parla però francese e tedesco, ma non inglese. Faccio da interprete per gli amici americani.

Perché allora, i nostri Clienti sono "fissati" sul prezzo?
Magari, voi come me vendete servizi e può essere meno facile trasferire al Cliente il valore del vostro. È più facile dimostrare il gusto di un vino: basta farlo assaggiare.
Ma guadagnare la fiducia di un interlocutore, mentre promettiamo che il nostro servizio porterà vantaggi significativi al suo lavoro, dipende solo da quanto siamo in grado di trasmettere SICUREZZA e forse, da un paio di referenze utili.
Come trasmettere sicurezza e fiducia?

  • Parlare con calma.
  • Non avere fretta. 
  • Mai contraddirsi. Soprattutto nella fase nella quale parliamo di soldi e prezzi.


A presto.


Marco Faia
m.faia@enegan.it


Ps. Visitate la mia pagina Facebook: Faia Marco



mercoledì 29 aprile 2015

Il rispetto 



Che cosa vi viene in mente dopo aver guardato la foto di sopra? Fantozzi era il simbolo di chi subisce in silenzio. Triste a dirsi, a volte anche alcuni Venditori hanno un atteggiamento simile a quello fantozziano: si "scusano del disturbo" col Cliente, si lasciano sopraffare completamente anche nella 'conduzione' della trattativa. 
É vero che, chi si occupa di vendita B2B é ospite in casa del Cliente. Ma allo stesso tempo, deve essere abbastanza autorevole per guadagnare il rispetto dell'interlocutore. Voi affidereste il vostro denaro o una parte di esso ad una persona che non rispettate? Evidentemente no. Lo stesso vale nelle vendite: il Cliente compra se nutre fiducia e un po' di rispetto. 
Come diventare autorevoli e non essere un VF (Venditore Fantozzi)?
Dobbiamo conoscere:

  1. bene il nostro prodotto/servizio 
  2. il mercato dove operiamo 
  3. il potenziale Cliente (se non lo conosciamo ancora, facciamo domande)
  4. i nostri concorrenti 
La conoscenza ci permetterà di acquistare consapevolezza ed autostima. Saremo anche più sereni di fronte al Cliente e di conseguenza anche il nostro 'corpo dirà' alla persona che avremo davanti che siamo autorevoli e degni di fiducia. 
Mi raccomando: evitate di dire "mi scusi del disturbo" 😉Grazie. 

A presto 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it

domenica 26 aprile 2015

Promuovi gratis la tua attività 



Promuovi gratis la tua Azienda. Scrivimi subito per avere maggiori informazioni:
m.faia@enegan.it

Visita il portale: www.noigan.it


Marco Faia 

sabato 25 aprile 2015

La qualità migliore del buon venditore? 

Qual'è secondo voi la qualità più importante per un venditore?
Io penso sia la perseveranza. Secondo il dizionario della lingua italiana del Corriere della Sera, perseveranza significa: "Costanza nel perseguire i propri propositi, nell'insistere in un atteggiamento o in un'attività".
Il buon Venditore vive di perseveranza. 
Qual'è la prima e grande difficoltà di chi inizia la carriera del Commerciale: imparare a gestire bene il tempo senza procrastinare. Perseverare negli errori é letale. Il nuovo Collega deve imparare a ORGANIZZARE l'agenda. 
Facciamo un esempio: é lunedì mattina ed il nuovo Venditore partecipa alla riunione dei Commerciali dell'azienda con la quale collabora. Oltre a ricevere informazioni pratiche, viene motivato ed è emotivamente pronto ad affrontare il mercato. Cosa accade nel pomeriggio? Il nostro giovane Collega inizia le prime visite. Nella prima azienda, dopo essersi molto brevemente presentato, un'impiegata gli dice distrattamente che il titolare é fuori sede. Entra nella seconda reception dove non c'è nessuno, solo un avviso con suscritto "attendere". Dopo qualche minuto di attesa, arriva il portinaio che gli dice di mandare un'email di presentazione ad info@azienda.it 
Terzo tentativo, entra in un negozio affollato. Un uomo che sembra il titolare gli dice, dopo qualche minuto interminabile di attesa: "ha bisogno?", il Venditore si presenta e chiede un appuntamento, ma purtroppo senza dare alcuna spiegazione, l'uomo replica: "non mi interessa".



Dopo altri due tentativi senza fissare alcun appuntamento, il Venditore decide di tornare a casa, pensando che domani andrà meglio. 
L'indomani mattina riparte alla ricerca di appuntamenti, ma i no si moltiplicano ed il miglior riscontro é un triste: "provi a passare". Mercoledì però, il giovane Venditore nutre migliori aspettative dagli appuntamenti fissati dal telemarketing. Il primo potenziale Cliente c'è e lo riceve. Il secondo dichiara di non aver mai accettato alcun appuntamento. Il terzo é sostituito dalla segreteria ed il giovane Commerciale dotato di scarsa esperienza, spreca un'ora di tempo prezioso a parlare con una donna che si limita a dire: "riporterò al titolare".
Non voglio annoiare ulteriormente con i due di picche presi dal Collega. 
É ovvio che stia sbagliando qualcosa. 
Innanzitutto, é da lodare per la perseveranza, ma spreca energie come "a colpire l'aria". Quindi, ogni Commerciale deve preparare PRIMA, a tavolino, dove andare, da chi e perché. 
Ciò gli permetterà di essere maggiormente efficace, sprecare meno tempo possibile e resistere meglio alla negatività di alcuni interlocutori pessimisti. 

Spero di esservi utile. 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it

giovedì 23 aprile 2015

Non si può piacere a tutti 



Se c'è una cosa che 
mi ha sempre dato fastidio, sono i formatori che per motivare i Venditori, sostengano che non esista un Cliente impossibile e che il Venditore capace e giustamente determinato debba necessariamente persuadere tutti.
Le cose stanno realmente così?
Qual'è il Cliente più difficile da conquistare?
Quello "ermetico", che non risponde alle nostre sollecitazioni, alle domande.
Molti Venditori cadono nel tranello del Cliente "ermetico" che li liquida sbrigativamente con un'unica affermazione: "mi dica" e poi, si rifiutano di rispondere. A questo punto il Venditore inesperto cade nella trappola ed inizia a raccontare la propria proposta commerciale, quasi come lo studente che ha studiato e prova piacere nel ripetere la lezione al professore. Errore!
Come si può proporre qualcosa senza conoscere il punto di vista del potenziale Cliente, senza un minimo di convenevoli e interesse reciproco?
Una situazione simile si verifica quando il Cliente esordisce con la seguente frase: "la ricevo, ma ho poco tempo". Il Venditore ripete la lezione imparata a memoria, solo parlando più velocemente. Errore!
Cari Colleghi Venditori se noi per primi non rispettiamo il nostro tempo e LAVORO, lo faranno mai i Clienti?  Assolutamente no.
Quindi, i Clienti non disposti a collaborare, NON fanno per noi.
Punto.

A presto.


Marco Faia
m.faia@enegan.it



domenica 19 aprile 2015

"Simplicity sales"... La semplicità vende. 


Questa sera ho visto un video che mi ha fatto riflettere: il giornalista David Pogue già nel 2006 riferendosi ai sviluppatori di software, criticava le inutili complicazioni di alcune interfacce. Piuttosto, sono parole sue, "la semplicità vende".
Pensate alle vostre scelte: quante volte preferite un prodotto semplice, elegante, rispetto ad uno eccentrico e complicato? Mi viene in mente l'esempio di Giorgio Armani, vestito sempre di un nero semplice ed impeccabile.
Che dire della comunicazione? Tutti amiamo i messaggi chiari e facilmente comprensibili. Ho pensato alle trattative commerciali che ho condotto di recente: in un'occasione non mi sono affatto piaciuto perché nel tentativo di informare il mio potenziale Cliente, ho creato confusione. Una situazione semplice e lineare, é stata inutilmente complicata.
Perciò, se sei un Venditore parla nella maniera più chiara possibile al tuo interlocutore. Eviterai inutili errori che potrebbero costarti cari in futuro. Ricorda che le persone ricordano, soprattutto quando si parla di soldi che dovranno tirare fuori. Quindi, la chiarezza sarà percepita bene dal Cliente perché capirà che non vuoi fregarlo e sarà utile a te per ridurre al minimo le inesattezze.

Marco Faia
m.faia@enegan.it 

lunedì 13 aprile 2015

C'era una volta... Ma per fortuna c'è ancora.

A volte mi chiedo quali ragioni possa ancora avere un italiano di essere fiero del Bel Paese. Qualcosa oltre all'arte, alla natura ed al cibo ci é rimasto: le nostre Imprese artigianali.
Nel Comune di Quiliano, c'è un esempio di made in Italy, l'azienda Calzature ZANUSO.
Dopo aver imparato il mestiere nella sua Venezia, il Sig Giovanni Zanuso nel 1950 fece oltre 400 km per arrivare a Valleggia (frazione di Quiliano SV) dove aprì in Via Diaz 8 r. Inizia un'attività di successo nella produzione di calzature.
Il figlio Fulvio eredita la stessa passione: sa tutto sulle scarpe!
Parla dei suoi fornitori (imprese italiane al 100%) spiegando perché Quella specifica Azienda produce il mocassino migliore o la più seducente decolleté.
É difficile trovare qualcuno che sappia consigliare con tanta competenza e sono certo che apprezzerete la differenza.


Marco Faia
m.faia@enegan.it 



Nella foto i Zanuso qualche anno fa: la Signora Rina, il Sig Giovanni e il figlio Fulvio



venerdì 10 aprile 2015

Listen, ascoltare. 


"I media urlano per catturare la nostra attenzione. Ci stiamo desensibilizzando...per noi sta diventando sempre più difficile prestare attenzione ai dettagli... Ascoltare ci consente di capire." (Julian Treasure)


É sempre più difficile farsi ascoltare. Ma questo è l'obiettivo del venditore. È completamente inutile parlare tanto, raccontare le meravigliose qualità dei prodotti/servizi offerti dall'azienda che rappresentiamo, se dall'altra parte il nostro interlocutore pensa ad altro o peggio, si annoia. 
Ma come possiamo catturare l'attenzione? 
Interesse personale e domande. 

A presto. 

Marco Faia 
m.faia@enegan.it 



lunedì 6 aprile 2015

"Wow, ma sei Superman?!!! "
Qualche anno fa, quando avevo 15 anni, io ed i miei amici per fare branco e mostrare la nostra forza andavamo a distruggere le nostre mani, tirando pugni al pungiball. Datosi che ero già grande come ora, non mi era difficile guadagnare il rispetto dei presenti facendo il punteggio che faceva dire "Sei Superman?" alla signorina dentro la macchina. 😉
In altre circostanze della vita quando avevo successo in vari campi, mi sentivo bene e pronto a vincere qualsiasi battaglia.
Uno studio molto serio ha dimostrato quello che proviamo quando ci sentiamo bene: la sociologa Amy Cuddy, professoressa e ricercatrice all'Harvard Business School, ha dimostrato che assumendo una posizione corporea "spavalda", in soli due minuti possiamo avere incrementi ormonali tali da risultare utili al nostro linguaggio del corpo. Le persone ci vedranno inconsapevolmente sotto una "luce" migliore, con risultati tangibili, ad esempio sulle nostre vendite. 
Quindi, cari lettori prima di affrontare una qualsiasi situazione importante, dedicate un paio di minuti per trasformarvi in Superman o Wonder Woman.

Marco Faia 
m.faia@enegan.it 





domenica 5 aprile 2015

Facebook_faiamarco 

Buonasera a tutti.
Sono lieto di informarvi che per condividere ancora di più e meglio il mio lavoro, ma soprattutto quello dei miei Clienti, ho appena aperto una pagina anche su Facebook.
Visitatela per piacere.

Mille grazie

Marco Faia
m.faia@enegan.it 




venerdì 3 aprile 2015

Incontri piacevoli 
Come già scritto questo Blog vuole raccontare storie di Aziende che ho avuto il piacere di conoscere nel corso del mio lavoro.
Questa storia ha inizio nel 1991: io andavo ancora a scuola, mentre il Sig Franco avviava la sua Azienda di sistemi di climatizzazione.
Sono rimasto colpito dalla serietà del Sig Franco e dei suoi Collaboratori.
Devo ammettere che non è stato affatto semplice diventare loro fornitore perché hanno verificato molto attentamente i servizi che ho consigliato loro. Clienti diffidenti o difficili? No, perché le obiezioni e le domande erano legittime.
Insomma, il Cliente migliore non è quello che firma subito il contratto, ma a mio modesto parere è quello che valuta, chiede e sceglie in modo consapevole.
Infatti, i venditori di un tempo NON esistono più (o perlomeno non dovrebbero esserci più): quelli che strappavano una firma ad un Cliente tramortito da migliaia di parole.
Oggi un mercato sempre più esigente pretende una consulenza
Tornando all'Azienda FELLINE, sono certo che l'attenzione, la scrupolosità e la precisione del Sig Franco e dei suoi Collaboratori (la Signora Debora in primis) faranno la fortuna di coloro che si rivolgeranno a loro per climatizzare la propria abitazione o il proprio hotel.

Trovate il Sig Franco e lo Staff nello show room di Andora, Via Clavesana 56. Telefono 0182/684116

Condividete e commentate sia che siate d'accordo o meno.

Grazie

Marco Faia
m.faia@enegan.it
http://faiamarco.blogspot.it/









martedì 31 marzo 2015

Oggi giornata selezione di potenziali Commerciali. Ho quasi finito.
Condividete l'opportunità coi vostri amici.
Per informazioni : m.faia@enegan.it

Grazie

Marco


Ricerca e selezione 

É vero che il mercato del lavoro italiano non vive un buon "momento", da 20 anni a questa parte, peró gli esperti di recruitment fanno fatica a trovare le persone giuste. Perché? 
Il mondo del lavoro è cambiato. Alcune persone pretendono di pensare al lavoro come nel secolo scorso. 

Perché un'azienda dovrebbe selezionare proprio me? 
Che valore aggiunto posso portare? 
Diploma o laurea? 
Non bastano, neanche se fossi un ingegnere. 
Le aziende chiedono esperienza. In aspetti o mansioni dove sono presenti pochi candidati. Se hanno già 100 operai generici o impiegati amministrativi, perché mai dovrebbero spendere 2500 € al mese per assumere anche me? 

Il venditore è una mansione bistrattata dalla società, perlomeno da 20 anni a questa parte. Eppure, un venditore con la V maiuscola, con professionalità ed esperienza vale oro. Perché? 
Perché é quello che porta i soldi in Azienda. 
Gli imprenditori non diranno mai no ad una persona che porta soldi in Azienda. 
Se siete giovani e mediamente intelligenti. Se avete voglia di imparare e non dire a Mamma e Papà che in Italia non c'è lavoro, fate gavetta e diventate bravi in qualcosa! 
Panettiere, giardiniere, meccanico, idraulico, venditore. Ce ne sono tanti. Ma quanti lavorano con il desiderio di diventare più bravi? 

Marco Faia 

lunedì 30 marzo 2015

Buonasera,
Le Aziende sono fatte di persone.
Il buon venditore mostra interesse personale per il lavoro e le storie dei propri Clienti. È così che si possono instaurare collaborazioni durature.
Voglio condividere il lavoro dei miei Clienti.
Oggi comincio con il lavoro di Massimo e sua moglie. Macellaio in Savona.
È così una persona per bene che, quando ad un concorrente si é rotto il frigo, Massimo ha acceso un suo frigo inutilizzato e lo ha messo gratuitamente a disposizione della macelleria concorrente in difficoltà.
In Italia e nel mondo ci sono ancora persone per bene come Massimo ed io sono felice di lavorare con e per loro.

Allego una foto di una vetrina di Massimo. Se siete di #Savona o zone limitrofe, vi incoraggio a visitare Massimo. Il suo negozio è in Via Don Minzoni
22 rosso, Savona.

Grazie

Marco Faia
Energia? Sì, ma senza compromessi. 

Troppe volte ho sentito dire: "Ti piace avere il frigorifero, la TV, il computer? Allora ci vuole l'energia. Per avere l'energia ci vogliono il carbone o il nucleare".
Oggi in Europa la produzione di energia da fonti rinnovabili, ha superato quella da centrali nucleari. Il Costa Rica é appena diventato il primo stato al mondo che usa SOLO energia pulita.
Il tema mi sta particolarmente a cuore, come dimostra una mia intervista di qualche tempo fa al quotidiano Il Secolo XIX:
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/09/20/AQoLihR-ditemi_perche_ammalato.shtml

Tornerò presto sul tema.
Grazie

Marco Faia



domenica 29 marzo 2015

Le aziende sono fatte di Persone 


Di una cosa sono sicuro: le aziende sono fatte di Persone.
Quando ho iniziato a lavorare il venditore era una figura rispettata e rispettabile.
Poi sono arrivati dei direttori vendite "illuminati": bocconiani, fluent English, due cognomi, mai visto però un Cliente.
Il problema è Milano.
L' Italia non è Milano, anche se le principali Aziende hanno sede nella capitale commerciale del bel Paese.
I migliori Venditori fanno "specchio" col Cliente. I migliori venditori che ho conosciuto non parlavano inglese, italiano non eccezionale, meglio il dialetto.
L'Italia è provincia.
L'Italia è provincia. Il Venditore parla dialetto 

Se tu lavori e vendi a Milano o Roma, parlerai in inglese. Se lavori e vendi nelle altre città, devi conoscere il tuo DIALETTO.
Il tuo Cliente, commerciante o artigiano, è un grande Lavoratore. Conosce il proprio mestiere come pochi, ma per COLLABORARE con la Sua Impresa, devi parlare la Sua lingua.
In casa del Cliente siamo ospiti. Non padroni.
La buona Azienda ha venditori che lavorano per il bene del Cliente.

A presto.


Marco Faia
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Buonasera, 
É dal 1997 che mi occupo di vendite B2B.
Ho iniziato mentre andavo ancora al Liceo. Ho scelto una strada diversa dalla maggior parte dei miei amici. Mi piaceva molto vendere. 
E oggi sono ancora qui. 
La passione per la vendita e per i Clienti sono sempre forti.  Come quando il tempo non intacca l'amore per la tua Donna,  ma anzi. 
Attraverso questo blog desidero promuovere le Persone: uomini e donne che ogni giorno portano avanti il proprio lavoro, nonostante la crisi, nonostante mille difficoltà. 
Vi ringrazio per l'attenzione e per i vostri commenti costruttivi. 

Marco Faia